Vorrei raccontarvi qualcosa di me.
Sono quasi quattro anni che mi occupo di formazione.
Prima, da giornalista, nei corsi di formazione per far approcciare i giovani al mondo della carta stampata (il mio compito è stato ed è quello di invitare a riflettere e tenere bene a mente le Carte deontologiche, l’etica della comunicazione e dell’informazione).
Poi, da due anni, nei corsi di formazione sulla sicurezza stradale, tema che curo, innanzitutto, da testimonial, avendo io tanto da raccontare di me stessa, e senza farmi mancare il sostegno delle Forze dell’Ordine, per un approccio più tecnico.
In questi percorsi, mantengo uno stile personale.
A differenza di un docente di scuola, che lavora sulle conoscenze dell’individuo, mi concentro sull’aspetto motivazionale, il mio impegno è quello di sviluppare competenze in chi mi ascolta.
E il mio approccio è attento all’età di chi mi ascolta, al fine di rendere semplice, veloce ed efficiente il messaggio che intendo trasmettere.
Non devo dimostrare di sapere, il mio compito è di alimentare l’attenzione sugli aspetti della sicurezza stradale.
Nel mio ruolo di formatrice, miro a far riflettere su situazioni e dati che potrebbero non avere il giusto spazio.
Cerco di motivare e accompagnare chi mi ascolta verso comportamenti corretti da assumere in quanto utente della strada.