L’unico criterio quando si parla di sicurezza stradale è la performance degli pneumatici, molto meno lo spessore del battistrada. La sicurezza delle gomme è garantita dal limite stabilito dalla legge. La loro sostituzione anticipata è dannosa per l’ambiente ed è una spesa consistente per l’automobilista.
In questa breve guida alcune dritte su come bisogna comportarsi.
La Michelin va controcorrente rispetto ai suggerimenti di altri produttori di pneumatici, che consigliano di sostituire le gomme quando il livello di battistrada raggiunge i 3 mm.
Questo perché l’attuale limite legale è di 1,6 mm e risponde perfettamente alle esigenze della mobilità moderna.
Ma le gomme devono essere di qualità e durata e assicurare livelli di performance costanti fino al limite di legge.
Di fatto, la sostituzione anticipata delle gomme provoca conseguenze negative sull’ambiente e al tempo stesso è una grossa spesa.
La strategia di Michelin è di produrre gomme con alti livelli di performance sostenibile, utilizzando al minimo le risorse e riducendo il loro impatto sull’ambiente e sulla società.
Ciò rende possibile:
limitare il consumo di materie prime,
utilizzare i pneumatici più a lungo e in sicurezza,
diminuire le emissioni di CO2.
E se è vero che il limite di 1,6 mm fu istituito nel 1989, quando le tecnologie produttive erano più arretrate, che non si può provare il nesso tra l’aumento di incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm, una recente ricerca voluta da Michelin chiarisce che in Europa un cambio di pneumatici a 3 mm, anziché a 1,6 mm provocherebbe l’utilizzo di 128 milioni di pneumatici in più l’anno e si immetterebbero 9 milioni di tonnellate in più di anidride carbonica nell’atmosfera. Peraltro, si perderebbero 1,5 milioni di tonnellate di materie annualmente, con un aumento di costi per i consumatori di 6,9 miliardi di euro.