Si discute tanto della linea da seguire per comunicare agli altri, in particolare ai giovani, con l’obiettivo di colpire l’attenzione attraverso immagini e video che colpiscano nel profondo, che sconvolgano, tanto da restare impressi e colpire le coscienze.
La campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale Per le strade della vita, promossa dalla Provincia di Salerno, ideata e curata dalla giornalista Maria Rosaria Vitiello, consulente di Sicurezza Stradale, ha deciso, fin dai primordi, due anni e mezzo fa, settembre 2016, di non utilizzare questi strumenti, preferendo la linea del dialogo e del confronto con gli adulti e, soprattutto, con i giovani, che per due stagioni ha incontrato nelle scuole grazie al suo progetto per le scuole con l’impegno civico di favorire una maturazione culturale in merito al comportamento corretto da tenere da utenti della strada.
Altra linea è stata seguita in Nuova Zelanda, dalla NZTA — organizzazione per la sicurezza stradale — nella campagna di sensibilizzazione che ha scelto di colpire l’attenzione con immagini forti. Fotografie che mostrano le ferite delle vittime di incidenti stradali, al fine di sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza di indossare le cinture di sicurezza.
Perché, spiega la NZTA, indossare la cintura aumenta del 40% le probabilità di sopravvivenza in caso di collisione.
Per creare questa campagna, la NZTA ha utilizzato vittime di incidenti stradali, sia conducenti che passeggeri.
È stata scattata una foto di ogni vittima, per illustrare il fatto che nonostante le ferite riportate, siano sopravvissuti per raccontare la loro storia.
Che è poi lo spirito che anima la giornalista Maria Rosaria Vitiello, vittima superstite della strada, che si batte per assicurare un cambiamento culturale della comunità in merito alla sicurezza stradale.