Secondo i dati 2018 del Ministero dei Trasporti sugli incidenti stradali, il numero dei morti sulle strade è: 3.325. In media, sono 9 vittime al giorno.
Se in Europa si è fissato l’obiettivo per il 2020 di 2000 morti sulle strade, noi in Italia siamo sopra di 1.300 morti — 3,5 in più ogni giorno.
I giovani e giovanissimi sono al primo posto. I dati del Ministero registrano che i morti sulle strade di età compresa tra i 15 e i 19 anni siano in crescita (+25,4%), come pure i morti in motorino (+17,4%).
Sono 24 i bambini deceduti in strada, nel 2018 — due al mese.
Fare Prevenzione
Le statistiche elaborate dal Ministero dei Trasporti confermano che per il 93,7% gli incidenti mortali siano causati da comportamenti scorretti del conducente (o del pedone).
La distrazione alla guida è al primo posto tra le cause degli incidenti.
Guardare il cellulare anche solo un secondo mentre si viaggia a 130 km all’ora — limite massimo consentito in autostrada — significa lasciare che la macchina percorra 40 metri senza che i nostri occhi la accompagnino e vedano dove va.
La mia campagna di sensibilizzazione e di informazione sulla sicurezza stradale ‘Per le strade della vita’
parte da una rinascita, la mia.
La caratteristica che mi distingue, nella battaglia per far vincere la sicurezza stradale, è che io, oltre alla zavorra del mio vissuto,
io non abbia la minima intenzione di arrendermi.
Sono Presidente dell’associazione di promozione sociale sulla sicurezza stradale ‘Per le strade della vita’, associazione che non a caso porta lo stesso nome della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale che ho ideato e che curo da anni con energia ed entusiasmo.
Caratteristiche che hanno le persone che (come me e più di me) non si arrendono, che sanno – per esperienze vissute – che la sicurezza stradale non ammetta indifferenza, silenzio, vuoto.
Tutti a ribadire quanto siano attenti alla sicurezza stradale, dopo.
Il mio grido è la forza del PRIMA.