La Polizia di Stato ha predisposto una mappa delle postazioni dei 31 Tutor riaccesi e attualmente attivi.
Proprio a sottolineare che il controllo della velocità tramite Tutor è finalizzato innanzitutto a garantire la sicurezza sulle autostrade, incentivando gli utenti a tenere delle condotte di guida adeguate.
Nel 2018, la sentenza del 10 aprile della Corte d’appello di Roma ha deciso a favore della società Craft, per i diritti sul brevetto del sistema alla base del funzionamento del Tutor rispetto ad Autostrade per l’Italia.
Ma, già a partire da luglio 2018, Autostrade per l’Italia ha attivato un nuovo sistema di rilevazione della velocità media, denominato SICVe PM, prima con 22 Tutor e poi, a dicembre 2018, con 31 — fino allo spegnimento di aprile 2018, i Tutor funzionanti erano 300.
Il Tutor salva solo i dati dei veicoli che superano i limiti di velocità imposti dal Codice della Strada.
Rileva la velocità istantanea del veicolo che passa nel suo raggio di azione, ma anche la velocità media — calcolata attraverso i dati forniti da due telecamere, che rilevano la data e l’ora del passaggio del veicolo sotto ciascuna di esse — del veicolo tra una stazione di rilevamento e la successiva.