È la Ford che lancia la campagna contro i rischi dei colpi di sonno, responsabili di 1 incidente su 5.
Corporate Social Responsability intende sensibilizzare le nuove generazioni ai temi della sicurezza stradale.
Per far capire ai giovani cosa significa guidare in stato di ebrezza, con il cellulare in mano e assonnati.
La campagna è anche video.
Less is All lancia il messaggio: “Bastano pochi secondi per perdere tutto”.
Non bisogna mai sottovalutare la stanchezza, né guidare in condizione di eccessiva sonnolenza.
Può essere pericoloso quanto farlo in stato di ebrezza.
Gli esperti confermano che la stanchezza costituisce uno dei maggiori fattori di rischio.
Rimanere svegli per più di 18 ore, può avere sul corpo gli stessi effetti dell’assunzione eccessiva di alcool.
Si dovrebbe dormire mediamente 7/8 ore al giorno.
Ma le ricerche attestano che il 30% dei lavoratori tra i 30 e i 64 anni ed il 70% dei lavoratori dell’autotrasporto dorme meno di 6 ore.
Le patologie derivanti dalla mancanza di sonno sono parecchie e vanno a incidere sul benessere e sullo stile di vita.
La sicurezza stradale ne è messa a dura prova.
Ogni anno 1,3 milioni di persone sono vittime di incidenti letali e quasi 50 milioni di persone restano ferite in incidenti stradali.
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) stima che, senza interventi significativi, entro il 2030 gli incidenti stradali saranno la quinta causa di morte più comune del pianeta.
L’eccessiva sonnolenza viene definita silent killer della strada.
Fenomenologia incidente stradale dovuto a sonnolenza
Avviene durante determinate fasce orarie (notte inoltrata, primo mattino e metà pomeriggio).
La dinamica è rappresentata da un singolo veicolo, indipendentemente dalle condizioni del traffico e atmosferiche.
Il conducente non tenta di evitare l’incidente perché non c’è quasi mai il segno di una frenata; raramente ci sono guasti della vettura e forature dei pneumatici.
A bordo c’è spesso solo una persona (il guidatore).
Avviene su strade a percorrenza veloce o in condizioni di guida monotona.
L’alcolemia risulta entro i limiti consentiti.
Guidare quando si è stanchi significa guidare come uno zombie, diventando un pericolo per sé stessi, per i passeggeri e per gli altri utenti della strada.
I giovani spesso si impongono di non dormire, sforzandosi di rimanere svegli, per non perdersi neanche un istante della loro intensa vita sociale.
L’elemento fondamentale della nuova Suit è costituito da speciali visori che simulano lo stato di eccessiva stanchezza, inclusi i brevi addormentamenti, i così detti micro-sonni, che ne costituiscono un effetto incontrollabile.
Al volante, i micro-sonni possono provocare periodi di guida di 10 secondi o più, “totalmente al buio” durante i quali vengono percorsi centinaia di metri.
E la cosa preoccupante è che, in seguito, potrebbe non esserci alcun ricordo di quanto accaduto.
Connessi a una app per smartphone, i visori possono essere impostati per simulare un improvviso blackout del cervello e l’effetto di annebbiamento della vista o di “totale buio”, per una frazione di secondo, fino a un massimo di 10 secondi.